send link to app

Guida alle piante alofile delle Saline di Sicciole (Pirano, Slovenia)


4.2 ( 592 ratings )
Viaggi Istruzione
Sviluppatore Divulgando Srl
Libero

Lungo la breve costa slovena esistono pochissimi ambienti umidi e paludosi accanto alle foci dei brevi corsi dacqua istriani. Un tempo ne esistevano in numero maggiore, in quanto le foci venivano trasformate in saline, che si trovavano ai margini delle citta costiere (le saline di Capodistria, di Isola, di Strugnano, di Lucia e di Sicciole).

Oggi le saline si sono conservate solamente a Strugnano ed a Sicciole, ed oltre a queste si possono annoverare quali ambienti umidi le lagune di Strugnano, entrambi i laghi di Fiesso, la laguna di San Canziano presso Capodistria e la foce del Risanp. Tutti questi ambienti sono quindi frutto del lavoro delluomo, ma consoni alla natura.

Le saline di Sicciole (in sloveno Sečoveljske soline) sono oggi lambiente umido di maggiore estensione della Slovenia (650 ha) ed al contempo la località slovena piu importante dal punto di vista ornitologico. La diversità delle specie di volatili che nidificano e svernano in questo ambiente e decisamente maggiore rispetto ad altre aree. Sono state evidenziate ad oggi 288 specie, delle quali nel circondario ne nidificano 90.

Nel 2001 il Governo della Repubblica Slovena ha creato il Parco delle Saline, proclamato monumento culturale dimportanza nazionale. Nel 1993 le Saline di Sicciole, quale prima zona umida della Slovenia, sono state incluse nellelenco delle localita tutelate dalla convenzione di Ramsar. Al contempo le saline sono importanti quale eccezionale intreccio di ecosistemi, che unisce le forme di transizione tra gli ecosistemi marini, quelli dacqua dolce e quelli della terraferma.

Questa guida interattiva include le piante alofile più comuni delle saline di Sicciole, più alcune specie non strettamente alofile ma molto diffuse. Essa verrà utilizzata dagli operatori del Parco delle Saline per esperienze didattiche con le scuole e con i visitatori.

La guida è stata preparata in collaborazione tra l Università del Litorale di Capodistria ed il Dipartimento di Scienze della Vita dellUniversità di Trieste nellambito del Progetto SiiT (Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità: un progetto educativo in un’area transfrontaliera), finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali.